La nostra prima “carovana” si è mossa nel febbraio 2012 ed ha avuto come meta i campi profughi Saharawi.
Siamo partiti con due furgoni ed un Land Rover da Bologna alla volta di Tunisi per poi proseguire fino ad Algeri via terra.
Li abbiamo imbarcato tutto l’occorrente per fare spettacolo abbiamo preso un aereo fino a Tindouf, 2000 km a su ovest di Algeri, nel pieno deserto del Sahara.
Abbiamo raggiunto i campi profughi dei Saharawi dove abbiamo fatto lo spettacolo che avevamo già precedentemente portato in diverse serate in Italia prima della partenza.
Abbiamo montato strutture per l’acrobatica aerea e il filo teso nelle piazze dei campi e nei cortili delle scuole facendo più di uno spettacolo per località e coinvolgendo un gran numero di persone. Donne, uomini, bambini ed anziani si sono emozionati e meravigliati assieme a noi mentre facevamo spettacolo in quei posti surreali per la loro bellezza e durezza assieme.
Il progetto nei campi è durato circa tre settimane e ha coinvolto più di 20 artisti tra giocolieri, musicisti, clown e funamboli.
In seguito abbiamo avuto la fortuna e l’occasione di poter fare spettacoli anche ad Algeri, tramite il Ministro della Cultura Algerino, e nella città di El-Kseur nella provincia di Béjaïa. Durante la nostra permanenza nel deserto e lungo tutto il viaggio di ritorno lo spettacolo è stato arricchito dalla contaminazione delle persone e delle culture incontrate e si è dovuto adeguare alle situazioni e ai contesti che abbiamo attraversato. Questo è stato un enorme arricchimento reciproco e per questo siamo molto grati a tutte e tutti quelli che ci hanno aiutato a crescere ed arricchirci.
Credevamo prima di partire, e abbiamo avuto conferma poi, che il teatro di strada ed il circo siano uno dei modi migliori per arrivare ovunque, proprio per la spiccata facilità con cui riesce a relazionarsi ai più vari contesti e alle più varie situazioni e realtà. Questo è stato il primo viaggio di Circo Inzir, primo di molti. Da allora siamo cambiati, cresciuti e invecchiati ma, più di dieci anni e cinque progetti dopo, in ogni viaggio e in ogni spettacolo che facciamo la sabbia sottile del deserto, quella che si infila dappertutto, ci sta ancora accompagnando. Perché è anche in quella terra, in quella sabbia, che Circo InZir affonda le sue molte radici.
Dicono che quando vai nel deserto poi non te lo dimentichi più, noi confermiamo che è assolutamente vero, e per fortuna che lo è!